La speranza è l’attesa
feconda dell’Essere-in-pienezza, della vita piena. Noi abbiamo la vita, ma solo
Dio è il Vivente perché è Lui la vita. Essere in attesa o sperare significa
dare spazio al Vivente; l’attesa fecondante è già un anticipo della sua
presenza nell’oggi.
L’attesa, questo tendere-ad, vuole dire camminare verso
una meta. La vera attesa non consiste dunque nel sedersi ed aspettare una
qualche fortuna; è piuttosto un muoversi continuamente verso il futuro
promettente anticipato nell’impegno odierno.
Per noi cristiani, il
futuro, la meta non è una fantasia umana: è una rivelazione, è una Verità
donata, una grazia, un venire-ad-nos
di Dio. Ovviamente è Dio che fa il primo passo per muoversi verso di noi. D’altro
canto la vita, l’inquietudine, i bisogni, i disagi fanno muovere anche noi. Sant’Agostino faceva notare che il cuore dell’uomo è inquieto finché non riposa in
Dio. La venuta di Gesù è sacramentale, perché è la manifestazione dell’incontro
di Dio con l’umanità, il mistero dell’incarnazione, il NATALE. La speranza in
Gesù nato da Maria, come Verbo che è il senso della vita, è carica di
motivazione. Se la vita ha valore, allora vale l’impegno per essa. Se la vita
non vale, chi me lo fa fare! E allora mangiamo, beviamo... perché domani
moriremo.
Il futuro è certamente
un non-ancora, ma è già la gestazione dell’essere e la speranza è lo stupore
dell’essere. Quanto più ci impegniamo, tanto più grande sarà la nostra
speranza.
Buon Natale! Con l’augurio che in tutti noi nasca e
viva la speranza.
Don
Robert Ngongi
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Un srreno .natale a te e famiglia. ....a presto...
RispondiEliminaGrazie mille. Continuate con la vostra opera a essere testimoni dell'amore di Dio
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