“Qualcuno pensa che oggi non sia più il caso di parlare di opere di misericordia, perché questo discorso sa di una mentalità ormai superata.Oggi, i valori emergenti sono quelli della giustizia e della solidarietà.Ma se si vuole che i discorsi sulla giustizia e la solidarietà, la condivisione, la partecipazione finiscano di essere solo parole per diventare tessuto di esistenza e isoirazione di vita, è necessario non perdere di vista la Misericordia di Dio, che fonda il dovere della misericordia fraterna" (Card. Anastasio Ballestrero)
La misericordia cristiana non va confusa con
un generico sentimento di buonismo. Essa nasce da Dio, anzi è la “struttura”
stessa di Dio, il cui nome è “Misericordia” e che si esprime nel suo
comportamento verso il peccatore. In ultima analisi Gesù è venuto per
manifestare fino all’estremo dono di Sé il Volto benevolo di Dio che nel
crocifisso raggiunge il peccatore nella sua più estrema lontananza, là dove
egli si è perduto e allontanato da Lui, nella speranza di poter così intenerire
il suo cuore indurito”, come ci rammenta il papa nel suo Messaggio per la
Quaresima di questo anno Giubilare.