lunedì 10 dicembre 2018

L’OPAM e la giornata mondiale dei diritti umani



di Massimiliano Casto

Sono trascorsi 70 anni da quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, un documento di importanza straordinaria in cui la dignità dell’individuo viene riconosciuta quale fondamento del diritto internazionale. “Una scelta irrevocabile di civiltà per il genere umano, punto di riferimento per l’intera comunità internazionale", come ha affermato il nostro Presidente della Repubblica Mattarella. 
Il documento rappresenta un riferimento essenziale per l’educazione interculturale: la Dichiarazione è costituita da un preambolo e da trenta articoli che fissano valori cardine come l’uguaglianza, la libertà e la dignità di tutti gli uomini, il diritto al lavoro, all'istruzione, nonché l’irrilevanza di distinzioni di razza, colore, religione, sesso, lingua e opinione politica. 
Dei trenta articoli, l’OPAM ne ha particolarmente a cuore due: l’articolo 1 che sancisce come tutti gli esseri umani nascano liberi ed eguali in dignità e diritti, e l’articolo 26 che stabilisce invece come ogni individuo abbia diritto all’istruzione e debba essere indirizzato al pieno sviluppo della personalità umana, al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace. 
Da quando è nata, l’OPAM ha sempre identificato nell’educazione e nell’istruzione gli strumenti privilegiati per sconfiggere la povertà, promuovere la dignità di ogni uomo, favorire l’autosviluppo dei paesi più bisognosi del mondo. Inoltre l’OPAM si è sempre impegnata a promuovere una cultura di pace attraverso l'educazione interculturale, favorendo relazioni di fraternità e reciprocità fra Nord e Sud del Mondo. Anche per questo nel 1982 l’Unesco ha conferito all'OPAM una menzione d’onore per l'impegno profuso nel corso degli anni, al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica dei paesi industrializzati sulla natura e sulle dimensioni dell’analfabetismo nel mondo, e per l'appoggio morale e materiale che presta generosamente nel settore dell'alfabetizzazione in Africa, in Asia e nell'America Latina. Un importante riconoscimento che ha fortificato l’impegno nel donare un’istruzione a tanti bambini bisognosi e l’amore verso questa missione, per assicurare uno sviluppo duraturo e sostenibile a tanti Paesi del Sud del Mondo.

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