mercoledì 19 dicembre 2018

BUON NATALE 2018! CON L’AUGURIO CHE IN TUTTI NOI NASCA E VIVA LA SPERANZA

La speranza è l’attesa feconda dell’Essere-in-pienezza, della vita piena. Noi abbiamo la vita, ma solo Dio è il Vivente perché è Lui la vita. Essere in attesa o sperare significa dare spazio al Vivente; l’attesa fecondante è già un anticipo della sua presenza nell’oggi.
L’attesa, questo tendere-ad, vuole dire camminare verso una meta. La vera attesa non consiste dunque nel sedersi ed aspettare una qualche fortuna; è piuttosto un muoversi continuamente verso il futuro promettente anticipato nell’impegno odierno.
Per noi cristiani, il futuro, la meta non è una fantasia umana: è una rivelazione, è una Verità donata, una grazia, un venire-ad-nos di Dio. Ovviamente è Dio che fa il primo passo per muoversi verso di noi. D’altro canto la vita, l’inquietudine, i bisogni, i disagi fanno muovere anche noi. Sant’Agostino faceva notare che il cuore dell’uomo è inquieto finché non riposa in Dio. La venuta di Gesù è sacramentale, perché è la manifestazione dell’incontro di Dio con l’umanità, il mistero dell’incarnazione, il NATALE. La speranza in Gesù nato da Maria, come Verbo che è il senso della vita, è carica di motivazione. Se la vita ha valore, allora vale l’impegno per essa. Se la vita non vale, chi me lo fa fare! E allora mangiamo, beviamo... perché domani moriremo.
Il futuro è certamente un non-ancora, ma è già la gestazione dell’essere e la speranza è lo stupore dell’essere. Quanto più ci impegniamo, tanto più grande sarà la nostra speranza.
Buon Natale! Con l’augurio che in tutti noi nasca e viva la speranza.
Don Robert Ngongi
e tutta l’OPAM

lunedì 10 dicembre 2018

L’OPAM e la giornata mondiale dei diritti umani



di Massimiliano Casto

Sono trascorsi 70 anni da quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, un documento di importanza straordinaria in cui la dignità dell’individuo viene riconosciuta quale fondamento del diritto internazionale. “Una scelta irrevocabile di civiltà per il genere umano, punto di riferimento per l’intera comunità internazionale", come ha affermato il nostro Presidente della Repubblica Mattarella. 
Il documento rappresenta un riferimento essenziale per l’educazione interculturale: la Dichiarazione è costituita da un preambolo e da trenta articoli che fissano valori cardine come l’uguaglianza, la libertà e la dignità di tutti gli uomini, il diritto al lavoro, all'istruzione, nonché l’irrilevanza di distinzioni di razza, colore, religione, sesso, lingua e opinione politica. 
Dei trenta articoli, l’OPAM ne ha particolarmente a cuore due: l’articolo 1 che sancisce come tutti gli esseri umani nascano liberi ed eguali in dignità e diritti, e l’articolo 26 che stabilisce invece come ogni individuo abbia diritto all’istruzione e debba essere indirizzato al pieno sviluppo della personalità umana, al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace. 
Da quando è nata, l’OPAM ha sempre identificato nell’educazione e nell’istruzione gli strumenti privilegiati per sconfiggere la povertà, promuovere la dignità di ogni uomo, favorire l’autosviluppo dei paesi più bisognosi del mondo. Inoltre l’OPAM si è sempre impegnata a promuovere una cultura di pace attraverso l'educazione interculturale, favorendo relazioni di fraternità e reciprocità fra Nord e Sud del Mondo. Anche per questo nel 1982 l’Unesco ha conferito all'OPAM una menzione d’onore per l'impegno profuso nel corso degli anni, al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica dei paesi industrializzati sulla natura e sulle dimensioni dell’analfabetismo nel mondo, e per l'appoggio morale e materiale che presta generosamente nel settore dell'alfabetizzazione in Africa, in Asia e nell'America Latina. Un importante riconoscimento che ha fortificato l’impegno nel donare un’istruzione a tanti bambini bisognosi e l’amore verso questa missione, per assicurare uno sviluppo duraturo e sostenibile a tanti Paesi del Sud del Mondo.